domenica 29 novembre 2009

Nuovi incontri

Come sempre, tutte le più belle avventure hanno una fine.
Questo non vuol dire che non si possano aprire nuove strade, nuove occasioni o nuove esperienze, ma credo che, ogni volta che si intraprendono dei progetti o si iniziano dei lavori, sia giusto arrivare a un punto e fare il bilancio dell'esperienza vissuta. Mi riferisco al corso di Tecnica Fotografica II alla Scuola Internazionale di Fotografia di Milano (FORMA) concluso questa settimana con la classica pizza dei saluti e dei buoni propositi.
Prima riflessione: ho scoperto e apprezzato nuovi amici e nuovi artisti, con cui parlare e scambiare opinioni "di un certo livello", che è sempre una ricchezza!
Seconda riflessione: sempre di più ci si stacca dagli aspetti tecnici della fotografia e dello strumento fotografico per avvicinarsi al lato espressivo ed artistico delle nostre opere! E proprio per questo che ormai è sempre maggiore la paura e il blocco davanti ad un soggetto da fotografare!
..che meraviglia crescere!
Terza riflessione: con mia enorme sorpresa, per la prima volta una "classe" mi ha riconosciuto il ruolo di segretario (colui che prende sempre appunti e si ricorda dei nomi!).. ma, chi mi conosce, sa bene che non c'è niente di più falso per un disordinato e confusionario ingegnere come me!
Visto il ruolo, allora, mi sono impegnato a trascrivere una minima parte di autori e maestri della fotografia che Emilio ci ha fatto conoscere, sui cui abbiamo tanto riflettuto, e le cui opere abbiamo imitato e criticato. Preziosi ed essenziali insegnamenti su ritratti, paesaggi, architettura, reportage e astrazioni artistiche.
Senza un particolare ordine logico, o di importanza, iniziamo ovviamente con Emilio Resmini (nostro impeccabile professore), Cecil Beaton, Annie Leibovitz, Helmut Newton, August Sander, Minor White, Man Ray, Andrè Kertèsz, Rodney Smith, Robert Frank, Dorothea Lange, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Giovanni Chiaramonte, Gabriele Basilico, Henry Cartier-Bresson, Richard Avedon, Ansel Adams, Terry Evans, Carmelo Buongiorno, Ivo Saglietti, Marco Pesaresi ecc. ecc.
wow..
quanti soggetti, quante idee, quanta diversità di espressione..

Per concludere, quindi, vi lascio una mia interpretazione sull'essenza del corso (la foto che apre il post) perché rappresenta in pieno il nostro continuo ceracare, camminare verso nuove tecniche, nuove fotografie, nuovi artisti e nuova arte.. e tutto questo si può fare solamente con la macchinetta al collo e sperimentando le nostre meravigliose idee!
Buon viaggio a tutti!
A presto.
Ale

venerdì 20 novembre 2009

MORTE INDUSTRIALE

Grazie a tutti per l'apprezzamento, pubblico di nuovo il progetto sulla morte industriale.

Per lavoro ho avuto la possibilità di visitare uno stabilimento industriale in via di smantellamento. La malinconia di fronte alla decadenza di una fabbrica che, non troppi anni fa, era un gioiello dell'industria, è il sentimento che ha ispirato queste foto, che sono testimonianza del declino di un intero settore industriale.
Da questo anche la scelta di scattare in bianco e nero.
Questa è una selezione per il web. Spero che l'intero progetto possa trovare, un giorno, uno spazio più adeguato e completo.
A presto.
Alessio



Libera nos Domine

Da morte nera e secca
da morte innaturale
da morte prematura
da morte industriale
Libera nos Domine, Francesco Guccini

lunedì 2 novembre 2009

Gabriele Basilico


Oggi sono lieto di invitarvi ad una mostra fotografica di un maestro a me caro: Gabriele Basilico. Un fotografo noto per le sue ricerche sulle aree urbane, sul territorio, sull'architettura, e per cui "la città è il teatro dove si svolge il ritmo dell'identità urbana".
E proprio cercando di trovare idee e ispirazione dai suoi scatti, ho realizzato questa immagine di New York City..
A preto!
Ciao
Ale


Dal 22 ottobre 2009, fino al 31 gennaio 2010, lo Spazio Oberdan ospiterà una mostra che raccoglie due lavori del fotografo Gabriele Basilico (“Milano ritratti di Fabbriche 1978-1980” e “Mosca Verticale 2007-2008”), mettendo a confronto il noto e ormai storico primo progetto realizzato dall’autore fra 1978 e 1980 nel capoluogo lombardo, e il più recente sulla capitale russa, realizzato nel 2007-2008 su progetto scientifico di Umberto Zanetti.
“Milano ritratti di Fabbriche 1978-1980” è un’ampia serie di immagini della periferia milanese che presenta una ricomposizione visiva di un paesaggio poco noto, marginale. Il lavoro è il risultato di una lunga indagine che assume l’architettura industriale come emblema dell’identità stessa della città. “Mosca Verticale 2007-2008” è un progetto nato dalla necessità di raccontare la metamorfosi del paesaggio urbano, scegliendo un punto di vista d’eccezione come la sommità delle sette torri staliniane. Questi edifici, veri monumenti metropolitani del socialismo reale, realizzati a cavallo tra la fine degli Anni ‘40 e gli inizi degli Anni ‘50, ancora oggi costituiscono un osservatorio privilegiato per un’immersione profonda nella città.

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